Soltanto qualche mese addietro portava fiera e orgogliosa lo stemma del Futurosa durante la sfilata inaugurale delle Finali Nazionali U16, qualche giorno fa invece ha disputato le sue prime amichevoli con la formazione Juniores del Tavagnacco Calcio Femminile e tra poco meno di 10 giorni potrebbe già fare il suo esordio in campionato: stiamo parlando di Marina Angiolini, classe 2002, che dopo aver vestito la casacca del Futurosa, dov’è cresciuta nel basket, si è trasferita da inizio dicembre a Udine, cercando di trasformare uno dei suoi sogni in realtà.
Due grandi passioni, il calcio e il basket, e una storia appassionante tutta da raccontare la sua, che ha come filo conduttore il talento, la capacità di saper sfruttare al meglio le proprie potenzialità passando abilmente da uno sport all’altro, raggiungendo importanti traguardi in entrambe le discipline.
Marina non sarà Michel Jordan, che dopo il basket si è divertito con il baseball, ma il talento e il carattere, associati alla sua serietà, le stanno permettendo di intraprendere un percorso alquanto inusuale nel mondo sportivo di oggi, dove la specializzazione tecnica è spesso precoce.
E noi tra un suo allenamento e l’altro non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per farci raccontare qualcosa su di lei!
Allora Marina, partiamo dall’inizio… come sono nate queste due passioni?
Quella per il calcio è sempre stata innata in me mentre quella per il basket invece è piuttosto una “tradizione” di famiglia: mio fratello, i miei cugini e mia zia praticavano questo sport ed io ho passato ore ed ore in palestra a vederli giocare, ciò mi ha portato un po’ alla volta ad innamorarmi di questo sport!
Quando ti sei avvicinata a queste due discipline?
Ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni con il Montuzza. Ero (e purtroppo lo sono ancora…!) piccolina ed esile, e gli avversari, temendo di farmi male, mi lasciavano spesso passare, non sapendo però che sapevo tirare piuttosto bene in porta! Questo mi ha permesso di segnare parecchi gol e di farmi un “nome” nel calcio pulcini a Trieste. All’inizio della terza elementare, ho iniziato a giocare anche a basket. Nel frattempo, crescendo, si incominciava a delineare un problema pratico riguardante il calcio: dopo una certa età non è più possibile giocare assieme maschi e femmine, e di squadre femminili di calcio all’epoca non ce n’erano molte a Trieste. Lo stesso problema si è presentato anche con il basket, ma in questo caso la scelta è stata facile: ho iniziato a giocare con il Futurosa! Di lì a breve il passo di rinunciare al calcio e proseguire con la pallacanestro. Quest’anno ho ripreso a giocare a calcio e sono entrata nella neonata squadra femminile Triestina San Marco, che milita nel campionato di serie C femminile. E poi da poche settimane il passaggio al Tavagnacco…
Tavagnacco appunto… come ci sei finita?
E’ un club che ho sempre apprezzato, molto valido e che poteva e può rappresentare un ottimo trampolino di lancio per il futuro, visto che la loro Prima Squadra milita nel campionato di Serie A. A dicembre ho avuto l’opportunità di entrare nella formazione U17 e non ci ho pensato su due volte: ho fatto le valigie e nel giro di pochi giorni mi sono trasferita a Udine, dove vivrò nei prossimi mesi e dove frequento il Liceo Sportivo “Volta”.
Come sta andando questa nuova avventura? Come ti trovi con la tua nuova squadra?
Dal punto di vista calcistico devo dire che queste settimane sono state stancanti ma molto divertenti. Mi son già ambientata e sto imparando davvero tanto soprattutto sotto l’aspetto del gioco. Per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, per ora mi son trovata molto bene con tutti, riuscendo ad integrarmi facilmente.
Con le mie compagne di squadra mi trovo molto bene, sono simpatiche e calcisticamente parlando molto dotate, mi hanno aiutata a diventare una loro! Ho trovato un ottimo feeling anche con l’allenatrice, secondo me il lavoro che propone è molto interessante!
Se ripensi alla tua carriera nel basket, quali sono le soddisfazioni più grandi che ti sei tolta?
Segnare quattro triple consecutive alle Finali Nazionali è stata senza dubbio una delle principali soddisfazioni che ho avuto nel corso della mia breve carriera da baskettara, ma sono anche davvero orgogliosa di essere stata la capitana della formazione U16 che nella passata stagione si è classificata tra le prime 8 formazioni in Italia!
Se dovessi scegliere tra i due sport, quale preferisci maggiormente?
Difficile scegliere tra basket e calcio, mi piacciono entrambi molto però so che nel basket sono limitata a causa della mia altezza, fattore che invece non incide nella mia possibile carriera calcistica.
Il tuo sogno nel cassetto?
Un paio di mesi fa avrei risposto avere successo in entrambi gli sport, ora che si è aperta questa nuova strada direi che il mio sogno è diventare una calciatrice professionista!
E nella vita di tutti i giorni, cosa fa Marina? Come fai a conciliare tutto?
Ho due interessi a cui dedico il mio poco tempo libero: suonare il pianoforte e praticare la cartomagia. Fino a qualche mese fa riuscire a conciliare tutto era un complesso gioco ad incastro, ora dedicandomi solo al calcio è un po’ più facile. Lo sport, è vero, è la mia passione più grande ma cerco comunque di fare il possibile affinché le ore trascorse in palestra o in campo non incidano troppo sul mio rendimento scolastico e, allo stesso tempo, dare il massimo alla mia squadra!
A noi non resta quindi che augurare un super in bocca al lupo a Marina, che questo sia solo l’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni. Noi ovviamente non mancheremo di seguirla e fare il tifo per lei!!!
A.P.